lunedì 26 dicembre 2016

Merry Christmas

Un Buon Natele e festività varie a tutti.

lunedì 21 novembre 2016

Green Man

"I' m the green man 
The green man
Autumn in her flaming dress,
Of orange, brown, gold fallen leaves......"

"Green Man", Type O Negative

domenica 28 febbraio 2016

Recensione "Lo Chiamavano Jeeg Robot"

"Lo chiamavano Jeeg Robot " è un film di un supereroe di Tor Bella Monaca.  Si proprio quel quartiere, quello di Roma sulla Casilina dopo il raccordo, in Italia.
Sorprendentemente una storia fantastica trova finalmente dimensione in una città come Roma, percossa da tensioni politiche, manifestazioni popolari, atti di violenza, criminalità e bande criminali, il tutto immerso in uno scenario rovinoso e instabile che fa da sfondo agli eventi narrati.
Tra barili radioattivi, superpoteri, cattivi spietati, azione  e soprattutto il sogno e la fantasia che trova sbocco in una città ormai inaridita dal reale, Gabriele Mainetti riprende tutti i crismi del racconto da "Superhero" americano, nella figura di Enzo (Claudio Santamaria) dalle sue origini fino  alla ricerca della sua identità, nell' antagonista folle, oscuro e carismatico detto "Lo Zingaro" (Luca Marinelli), fino al tallone d'Achille del nostro eroe espresso nell'incontro con Alessia (Ilenia Pastorelli) che lo conduce a riscoprire la responsabilità del suo potere tramite l'anime di "Jeeg Robot", il tutto immerso nella città Capitolina e  nell'incredulità che questa storia possa accadere in un contesto come il nostro.
"Lo chiamavano Jeeg Robot" non è solo un film di supereroi, ma è un film su un riscatto. Un film dedicato e fatto a e da quei figli degli anni '70 che trovano in quest'opera la degna celebrazione di un immaginario dimenticato. E'una ripresa di quella visione culturale caratterizzata dai robot giapponesi di Go Nagai o dai fumetti Marvel ,pubblicati dalla allora Corno editrice,  tagliata da una crisi economica e da un palinsesto televisivo caratterizzato dai varietà della domenica pomeriggio, dai reality riduttivi e dalla superficialità di prodotti di distrazione a basso costo (non a caso il cattivo è figlio mediatico di quelle trasmissioni). Il "Jeeg Robot" di Go Nagai, autore Giapponese  di  anime e manga come Mazinga, Goldrake, Getter Robot ecc., è una delle opere  d'intrattenimento fondamentali dell'immaginario dei bambini di fine anni 70 e inizi 80 che si sono nutriti rigorosamente di quei prodotti assorbendone tutte le valenze  e le conflittualità della lotta  del bene contro le forze del male e dei principi di giustizia e libertà. Quei bambini sono ormai cresciuti, come il protagonista della storia, induriti da una vita che gli ha fatto dimenticare i valori sognati nei loro cartoni animati preferiti. Il DVD di Jeeg Robot diventa quella connessione persa, quel passaggio sospeso che come una ricerca della propria identità deve essere recuperato, in nome di quel riscatto da una realtà che non sogna più e  che non vuole più fantasticare. Una realtà che dopo il boom economicodegli anni 80 è stata assorbita dalle periferie degradate, da una crisi economica, dagli interessi speculativi, dalla disoccupazione e dalla mancanza di vedere oltre i propri limiti. Il potere di Enzo è il risveglio e il riscatto  di quella generazione che finalmente vede di nuovo raccontare quell'immaginario che non si è più voluto ascoltare, quella favola a cui nessuno ha voluto più credere, ma che si riaccende nella figura di un figlio di quegli anni che comincia a risentirsi protagonista degli eventi ma soprattutto nella consegna di  se stesso al bene degli altri e alla riscoperta del sogno che da troppo tempo è stato interrotto.




venerdì 15 gennaio 2016

martedì 12 gennaio 2016

domenica 10 gennaio 2016

Recensione "Star Wars- il Risveglio della Forza"


Capolavoro? No. Evento dell'anno? No, se non per i futuri incassi. Rivoluzione cinematografica? No. Ritorno alle origini? forse. Ma parliamone.
Dopo anni di annunci e di un'attesa  infervorata dalla conferma della presenza degli attori originali,e dalla narrazione di una trama che riprende che allora entrò nelle leggenda, finalmente abbiamo un seguito della prima "Trilogia" di GuerreStellari: "STAR WARS - Il risveglio della Forza- .
Realizzato dalla Disney con JJ Abrams al timone della regia, il film inaugura una nuova impresa cinematografica che verrà divisa in tre capitoli, arricchendo il progetto con l'uscita di altri progetti paralleli che racconteranno il mondo di Star Wars in diverse fasi cronologiche.
-Il Risveglio della Forza- parte dalla fine de "Il ritorno dello Jedi", dove , dopo la disfatta dell'Impero, emerge una nuova minaccia nella galassia col nome de "il primo ordine".
 Una ragazza dal passato misterioso, che vive in un pianeta desertico, insieme a un disertore fuggiasco delle truppe d'assalto e a un droide che possiede informazioni importanti,  cerca di raggiungere i leggendari eroi della resistenza che sconfissero Palpatine e la sua tirannia (e non dico altro).
Nel film troviamo elementi che ci riportano alla memoria soluzioni già note come un pianeta desertico con insediamenti simil nomadici, astronavi e  scenografie dal design dell'epoca, i costumi, i personaggi e addirittura la scelta degli effeti speciali conle tecnologie"animatronic" che mettono un pò da parte quell'esasperata ricerca del  digitale che Lucas coi film del duemila aveva fatto uso come principale strumento d'espressione.
Ci si ritrova avvolti da una tessitura già collaudata, dove la dimensione  è spesso carica di rimandi visivi a quello che era già stato definito nel'77. 
E anche La trama non corresul filo dell'originalità diventando un vero e proprio ricalco degli eventi del primo film ("una nuova speranza" per intenderci) dove  le tappe, i personaggi e le iconografie vengono riproposte, omaggiando ciò che è già stato detto e fatto senza rischiare di  andare oltre nuove dimensioni narrative. Anche la regia, ad ogni modo ben calibrata, pecca nel non dare elementi intensi al film, facendo sviluppare il tutto senza troppe riflessioni notevoli e consegnando in maniera fredda e delineata gli eventi che si svolgono senza lasciare impressioni o suggestioni come fece la Trilogia originale.
In conclusione "Star Wars il risveglio della Forza" è un buon prodotto d'intrattenimento, divertente e  avvincente, ma non soddisfa appieno le aspettative che lo vedevano come un evento cinematografico senza precedenti. Di certo alla Disney bisogna dare merito per la loro campagna pubblicitaria molto evocativa.

Un buon seguito dunque ma privo di originalità se non per la presenza di piccole reinterpretazioni e aggiunte che offriranno probabili notevoli spunti per i prossimi due capitoli, il tutto immerso in una dimensione già vista e conosciuta che va a risolvere  quello che da anni il pubblico cinematografico ha sempre richiesto: e cioè la realizzazione di una nuova serie che arricchisca un universo, di così forte impatto, che da quasi quarant'anni a questa parte sta facendo sognare diverse generazioni di giovani ed adulti cresciuti con essa. May the Force be with you.